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Come animare una festa di compleanno… senza animazione!

12 proposte di giochi per bambini da fare all’aperto

Se c’è una cosa che non sopporto, è l’animazione alle feste di compleanno per bambini.

Sia chiaro: non ho nulla contro gli animatori che svolgono con professionalità il loro lavoro proponendo attività che possano divertire i bambini. Quello che non mi piace è l’idea sottesa a questa “moda” e cioè che i bambini da soli non siano in grado di giocare e (quindi) di divertirsi senza scatenare l’inferno. Di conseguenza, è quasi impossibile trovare una festa di compleanno che non sia scandita dai tempi, dalla musica e dai giochi dettati dall’animatore.

Il fatto che l’animazione debba essere quindi considerata indispensabile (esattamente come la torta o i palloncini) la trovo una convinzione errata e anche poco rispettosa nei confronti dei bambini. Ormai è diventato impensabile concepire un gruppo di bambini che possa stare insieme liberamente, ovvero senza la supervisione di un adulto che ha il compito di organizzare giochi, nonché di controllare e gestire possibili conflitti.

Il risultato di questa mentalità è da un lato quello di omologare il concetto di divertimento e dall’altro quello di disconoscere la capacità dei bambini di autogestirsi nel gioco, prendendo decisioni (insieme) su cosa fare e su come farlo. L’ansia che questa libertà possa generare litigi e un po’ di confusione in più, porta così i genitori ad affidare il godimento di uno spazio e di un momento di gioco e di relazione ad esclusivo appannaggio del divertimento dei bambini (una festa di compleanno, appunto) ancora una volta a un adulto. Così come il tempo libero dei bambini è affidato alle attività extrascolastiche, la vacanza al mini-club, l’estate al centro estivo, allo stesso modo la festa di compleanno è nelle piene mani dell’animatore.

Ma non è affatto vero che i bambini si divertono meglio e di più con l’animazione. Siamo noi genitori che ci sentiamo più tranquilli (e rilassati) sapendo che un adulto gestisce il divertimento dei nostri bambini, imponendo (di fatto) giochi e attività che non sempre piacciono a tutti.

Quello che quindi sulla carta dovrebbe essere più “divertente”, a mio avviso diventa (nei fatti) triste e deprimente: è triste e deprimente, infatti, sottoporre i bambini a un concetto di divertimento standardizzato; è triste e deprimente metterli di fronte a uno “spettacolo” sempre uguale a se stesso e non richiesto, a cui però sono (volenti o nolenti) costretti a partecipare.

Avete mai provato a chiedere ai bambini se preferiscono giocare con o senza l’animatore? Io l’ho fatto, molte volte. E la risposta è stata sempre “No”.

Organizzare una festa di compleanno senza animazione è quindi possibile. Io lo faccio da anni per mio figlio, con grande gioia del festeggiato e dei suoi invitati. Come? In realtà adotto una soluzione semplicissima, alla portata di tutti e che ora ti spiego. Prima però è bene sottolineare che – perché funzioni – è necessario che:

  1. i bambini siano già grandicelli (dai 7 anni su);
  2. abbiate la possibilità di organizzare la festa in un ampio spazio (meglio se all’aperto, ma recintato o comunque delimitato);
  3. il numero dei bambini invitati non sia esagerato (diciamo da 10 a 20 bambini).

Idee di gioco e consigli

Innanzitutto, fai una ricerca dei giochi all’aperto più divertenti. Io ne ho scelti dodici, ma ovviamente puoi trovarne altri.

Allestisci un angolo in cui proporre i giochi (con relative istruzioni e materiale) in modo divertente e creativo.

Io, ad esempio, ho creato un ricettario dei giochi, il “Giochettario”: un libricino in cui i bambini trovavano su ogni pagina titolo della ricetta (il gioco), procedimento (la spiegazione) e ingredienti necessari (gli oggetti).

Ho sistemato il ricettario su un leggìo e poi ho preparato un piccolo tavolo con tutti gli “ingredienti” sistemati in diversi contenitori e ciotole (esattamente come fanno gli chef quando devono mostrare ciò che serve per preparare un piatto). Ho mostrato a mio figlio il tutto, così che durante la festa potesse dare il via alle proposte di gioco.

I bambini, dopo un primo momento di saluti e interazione in piccoli gruppetti, hanno cominciato a sfogliare il ricettario e ad accordarsi sui giochi da fare. Hanno cercato e preso gli “ingredienti” e organizzato le squadre.

Chi non aveva voglia di partecipare a un gioco si è sentito libero – nel frattempo – di fare altro, giocando a pallone (ad esempio) o creando un secondo piccolo gruppo per fare un gioco alternativo.

A un certo punto, hanno introdotto anche giochi non previsti nel ricettario (come il gioco della sedia) ed è stato bello vederli recuperare le sedie, disporle in cerchio e chiedere l’aiuto di un adulto per la musica.

I bambini (dagli 8 ai 10 anni) sono quindi riusciti a divertirsi senza creare disastri o “problemi” agli adulti. Piccoli disaccordi ci sono stati sicuramente, ma niente che non potessero gestire fra loro senza il nostro intervento.

Insomma, è bastato dare loro un input e un po’ di fiducia perché potessero esercitare e mostrare tutte le loro capacità di esprimersi e divertirsi attraverso il gioco libero, in autonomia e sicurezza!

Ecco i giochi che ho proposto loro!

1. Buca il palloncino

Prima di giocare, preparatevi in questo modo: ogni giocatore gonfierà un palloncino e poi lo legherà con lo spago a una delle caviglie. Al via, ognuno, col piede libero, dovrà cercare di far scoppiare il palloncino di un avversario e allo stesso tempo dovrà difendere il proprio!

Vince chi rimane, per ultimo, col proprio palloncino ancora integro.

Cosa serve? Palloncini, forbici e nastrino o spago.

2. Ruba bandiera

Questo gioco è perfetto se siete in numero dispari.

Formate due squadre di almeno 5 giocatori l’una. Ad ogni coppia di avversari sarà assegnato un numero: 1, 2, 3, ecc. Quando il capo-gioco chiama il numero, i due bambini corrispondenti devono scattare a prendere la bandiera. Occhio, se anche prendete la bandiera, ma il vostro avversario vi tocca, avete perso!

Vince la squadra che totalizza più punti!

Cosa serve? Un foulard.

3. Palla prigioniera

Scopo del gioco è imprigionare i giocatori della squadra avversaria. Vediamo come.

Formate due squadre con lo stesso numero di giocatori. Ogni squadra occuperà la propria metà campo. A turno, ogni squadra lancerà la palla, cercando di colpire gli avversari senza oltrepassare la linea di metà campo. Se un giocatore viene colpito (prima che la palla cada a terra), verrà fatto prigioniero. Se invece riuscirà ad afferrarla al volo senza farla cadere a terra, sarà salvo. Chi viene colpito e fatto prigioniero dovrà invece correre nell’area della “prigione”, in fondo al campo degli avversari. Se però un prigioniero riesce a prendere la palla, può colpire un avversario per liberarsi e tornare dai propri compagni.

Vince la squadra che per prima fa prigionieri tutti gli avversari!

Cosa serve? Un pallone e un gessetto per delimitare la linea di metà campo.

4. Tiro a canestro

Avete a disposizione un canestro e un pallone da basket! Che ne dite di sfidarvi con qualche tiro?

Cosa serve? Un canestro e… un pallone!

5. Acchiapparello… con Blob!

Proprio come il gioco dell’acchiapparello, anche qui avremo un bambino che insegue e gli altri che scappano, ma la differenza sta in questo: chi è toccato si unisce al bambino che insegue stringendosi a lui a braccetto. Stessa cosa succederà per il terzo bambino preso e così via. Man mano che il gioco va avanti, avremo quindi un unico, gigantesco e lungo mostro “Blob” formato dai bambini presi che via via si uniranno al primo attaccandosi al lui col braccio. Occhio, però, a giocare solo nello spazio delimitato col gessetto!

Cosa serve? Un gessetto per delimitare l’area di gioco.

6. Un, due, tre… stella! (varianti)

Questo gioco sicuramente lo conoscete già molto bene. Ma c’è una versione che forse non avete provato: quella a coppie. Ci si sfida a coppie. Ad ogni “stella” la coppia dovrà immobilizzarsi con una posa in cui una parte del corpo di uno dei due componenti dovrà essere in contatto con un’altra parte del corpo del compagno.

Un’altra variante è quella che ad ogni stella ci si ferma assumendo la posa e la faccia di un animale oppure di un’emozione oppure di un mestiere.

Cosa serve? Solo il tuo corpo!

7. Il porcellino

Formate un grande cerchio e lanciate il pallone a un vostro compagno cercando di non farlo prendere all’unico bambino al centro del cerchio (detto “il porcellino”).

Se quest’ultimo riesce a prendere la palla, chi ha sbagliato il lancio va al centro e il “porcellino” andrà al suo posto.

Cosa serve? Un pallone.

8. Tiro a segno

Formate una o più squadre. Decidete quanti lanci farà ciascuna squadra; poi – a turno – un giocatore di ciascuna squadra fa un lancio.

Segnate il punteggio ottenuto sul bloc-notes. Alla fine dei lanci, chi avrà ottenuto il punteggio più alto avrà vinto la sfida.

Cosa serve? Tabellone con palline, bloc-notes e penna.

9. Telefono senza fili

Tutti sarete seduti in cerchio. Chi comincia dice al suo vicino di destra una frase all’orecchio. Questo la ripete, pianissimo, a sua volta al suo vicino ed è assolutamente vietato ripeterla una seconda volta. Chi ha ascoltato la frase dovrà ripetere ciò che ha capito all’altro compagno al suo fianco, sempre pianissimo nell’orecchio e così via, fino a finire il cerchio. Se volete, il primo giocatore può anche pescare una delle frasi già preparate… Scommettiamo che quando l’ultimo e il primo diranno ad alta voce la frase morirete dal ridere?

Cosa serve? Bigliettini con frasi*.

*Proposte di frasi:
Un pesce rosso in una vasca di squali
Sgranocchio caramelle al cocco
Rose rosse con steli spinosi
Due rospi mangiano mosche volanti
La regina sul trono mangiava cavolfiori
La nonna lava i camicioni dello zio
Mici amici di topastri grigi
Quant’è gustosa la torta mimosa
I cani scavano buche per ossi grandi
Un mazzo di banane gialle su una barca blu
Dodici persone calve hanno tirato le rape

10. Bastian contrario

In questo gioco sarete tutti “Bastian contrario”! Dovrete, cioè, fare esattamente il contrario di quanto viene ordinato o mostrato dal “capo”: ad esempio, se il capo si alza, gli altri devono sedersi; se il capo ordina “ridete!”, gli altri devono fingere di piangere; se il capo alza la gamba sinistra, gli altri dovranno alzare la gamba destra. E così via.

Chi sbaglia, esce. Vince chi resta fino alla fine.

Cosa serve? Solo il tuo corpo e… un po’ di fantasia!

11. Indovina, indovinello

Formate due o più squadre. Uno di voi sarà il conduttore del gioco, che dovrà pescare un indovinello. La squadra che per prima indovina la risposta otterrà una pietra preziosa. La squadra che al termine del gioco avrà ottenuto più pietre avrà vinto il gioco.

Cosa serve? Bigliettini con gli indovinelli*, pietre preziose.

*Proposte di indovinelli:

Nasco bianco, fresco e bello
Con la faccia da monello
Del bel sole ho un gran terrore,
Mi distrugge in poche ore.
Ho la testa, ma non ragiono.
Hai capito tu chi sono?
(Pupazzo di neve)

Trentadue bianchi cavalli
sopra un colle rosso,
Battono e mordono
ma nessuno si è mosso
(I denti)

Non mi tolgo mai pigiama
E non dormo sopra un letto
Ho la coda e la criniera
Ma un cavallo, sai, non sono
(La zebra)

Alla vista direi che è brutto,
Per il naso puzza tutto,
Se lo tocchi è un po’ peloso,
Ma se lo mangi è assai gustoso.
(Il maialino)

Senza parlare fa tremare tutti!
(Il freddo)

Se la usi ha 6 gambe,
Altrimenti ne ha 4
(La sedia)

Mi trovi se vai in un posto desolato,
E se parli me ne sono già andato
(Il silenzio)

Sono nera, corta o lunga,
Ti seguo ovunque
E se mi calpesti non mi fai male
(L’ombra)

Mi spoglio quando fa freddo
(L’albero)

Sono un tipo un po’ originale:
Sto in casa quando c’è bel tempo
Ed esco quando piove
(L’ombrello)

Scotto solo quando sono fresco
(Il pane)

Ho i denti e proteggo la casa,
Ma non mordo né abbaio
(La chiave)

12. Tiro alla fune

Solo chi non ha mai fatto questo gioco non sa quanto possa essere immensamente divertente. Dividetevi un due squadre. Stabilite la linea di confine oltre la quale trascinare la squadra avversaria. Ora formate le due squadre, possibilmente di numero pari, e date inizio al gioco! D’improvviso la squadra diventerà come un solo uomo, tutti a concorrere per la vittoria. Che certe volte arriva e altre volte no…

Cosa serve? Corda, gessetto per delimitare la linea di confine.

Il Giochettario: proposte di gioco per compleanni Stracuriosi

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Foto da Freepik.

Alessandra Maltempo

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