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La noia e i bambini nelle lunghe giornate estive.

Bambini, con cosa ci annoiamo oggi?

La noia per i bambini è importante, serve a sviluppare la loro immaginazione e la loro creatività. E allora, perché quest’estate non proviamo a sfidare i nostri bambini e noi stessi ad annoiarci un po’?

La noia, i bambini e l’estate…

Non so voi, ma io associo l’estate non solo al mare, al sole e ai gelati ma anche alla noia e questo mi capita soprattutto quando penso alle mie estati di bambina.
Mi capita soprattutto se torno indietro con i miei ricordi a quel momento della giornata che da noi, ma diciamo pure in gran parte Sud Italia, si chiama “controra” (per chi non lo sapesse, sto parlando delle prime ore pomeridiane).

Ebbene la controra per me bambina è sempre stata l’ora della noia assoluta perché non solo ci era proibito fare qualsiasi tipo di rumore e di uscire fuori a giocare ma, se eravamo da mia nonna o al mare, ci veniva anche “imposto” di dormire.
Che tortura per me che non sono mai stata una dormigliona!
E così mi toccava restare sdraiata nel letto per un tempo che a me sembrava un’eternità a non fare assolutamente niente.

In questi giorni mi sono tornate in mente quelle ore e mi sono chiesta: ma erano davvero così terribili?

Gli studi dimostrano che la noia è importante per sviluppare creatività e immaginazione, così come l’avere pochi giochi a disposizione.
E allora perché quest’estate non diamo alla noia il giusto riconoscimento? Perché non proviamo un po’ a celebrarla sfidando i bambini (e noi stessi) ad annoiarci un po’?

Dalla noia dei bambini alla curiosità

Guardatevi intorno e scegliete insieme un oggetto che vi sembra “noioso”, per esempio: un pacco di pasta, un paio di calzini, un mazzo di chiavi, un bicchiere, ecc.
Qualunque oggetto che non vi sembra interessante può andar bene, l’importante è che possiate spostarlo, toccarlo e maneggiarlo senza problemi.

Ora datevi un tempo preciso per potervi annoiare: 5 minuti.
Sedetevi intorno all’oggetto e fate partire il cronometro. Per 5 minuti non potete fare altro che interagire con l’oggetto: osservarlo, toccarlo, esplorarlo, eventualmente smontarlo. Anche se vi sembra (per l’appunto!) un’attività noiosa cercate di tener duro. Se il vostro bambino non mostra segni di impazienza evitate anche di parlare e concentratevi singolarmente sulla vostra esplorazione. Se ogni tanto si distrae, si guarda attorno, lasciatelo fare, l’importante è che non si allontani, e continuate da soli a guardare il vostro oggetto come se fosse l’oggetto più interessante del mondo.

I vostri 5 minuti di noia sono passati? Bene!
È arrivato il momento di passare dalla noia alla curiosità e per farlo potete percorrere tre strade principali.

Tre strade da percorrere quando ci si annoia

1. La strada delle domande

Trasformate il vostro oggetto noioso in un oggetto di studio.
Ponetevi tutte le domande che vi vengono in mente e cercate le risposte: di cosa è fatto? Perché è fatto così? Quando è stato inventato? A cosa serve? Chi l’ha comprato?
Ogni domanda porta un’altra domanda e vi assicuro che, una volta preso il via, potrete continuare questa attività all’infinito.
Ricordate sempre che per rispondere alle vostre domande non dovete per forza cercare su google, anzi! Provate a cercare le risposte nei libri o tra le persone: potreste, per esempio, decidere di telefonare o di andare a trovare un vostro amico che ne sa di più di voi.

2. La strada dell’immaginazione

Il vostro oggetto noioso può diventare fonte di ispirazione di una nuova storia.
Potrebbe rivelarsi un oggetto magico o prezioso, celare un mistero, provenire dallo spazio o da una terra sconosciuta.
Quale storia c’è dietro quell’oggetto? Immaginate… immaginate… immaginate…
P.S. Le storie non devono essere per forza raccontate oralmente, possono essere anche scritte, interpretate o disegnate. Scegliete la “forma” che più si adatta alle vostre inclinazioni.

3. La strada della creatività

Il vostro oggetto potrà pure sembrare noioso a prima vista ma in un attimo può aiutarvi a creare qualcosa di nuovo e interessante.
Attenzione! “Creare” è un concetto molto ampio: potete usare il vostro oggetto per realizzare qualcosa di nuovo, una nuova costruzione di cui “è parte”, oppure potete usarlo come un vero e proprio strumento di creazione: per esempio potete utilizzarlo per “suonare” o per “dipingere” in una maniera innovativa e insolita.

Provate a fare questo esercizio più volte durante le vostra estate. Cambiate oggetti, provate più strade. Non vi fermate. Vi aiuterà non solo a sviluppare la curiosità, l’immaginazione e la creatività dei vostri figli ma anche la vostra!

Se vi va raccontateci come è andata inviandoci un messaggio o utilizzando sui canali social l’hashtag #stracuriosi. Siamo sempre Stracuriosi di leggere le vostre avventure.
Se invece avete bisogno di altre idee e suggerimenti più specifici scriveteci all’indirizzo email redazione@accademiadeglistracuriosi.it. Il team dell’Accademia degli Stracuriosi è a vostra disposizione per aiutarvi a trovare idee creative per rendere più divertente anche ciò che solitamente non lo è.

Cristina Palermo

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